Alessandria: Dove mangiare e cosa mangiare nella città con il “Città col Cappello”

Alessandria: Dove mangiare e cosa mangiare nella città tra i baci di dama e amaretti

Gli abitanti la chiamano Lisandria, probabilmente fa riferimento al nome di una giovane nobile ed elegante vissuta tanto tempo fa, per i turisti invece comunemente Alessandria. Dopo questa breve introduzione che fa sembrare questa città un luogo ancora molto medievale e magico, ritorna per le guide Dove mangiare, in cui parliamo dei prodotti locali e tipici di una città, vi parlo di Alessandria.la città si trova in un punto strategico tra le tre città  Torino-Genova-Milano, oltre a essere una città-fortezza dello Stato Sabaudo. La Cittadella rimane una delle più grandi fortificazioni del XVIII° secolo. Scopriamo insieme i prodotti locali, pronti?

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Cosa mangiare ad Alessandria?

La cucina piemontese meridionale e collinare della provincia si assomiglia molto a quella ligure, troviamo le focacce come quella novese, simile al procedimento della focaccia genovese, la farinata, i pansotti, i corzetti e i ravioli al tocco.

Dalla tradizione pastorale di queta zone, i rabaton, piccole polpettine preparate con ricotta, erbe del campo, spinace e coste infarinate passate nella farina bianca. Questa operazione viene chiamata rabatar in dialetto e vengono servite in brodo oppure cotte al forno.

I piatti tipici di Alessandria invece sono gli agnolotti e il brasato, una tipica è quella del pollo alla Marengo, condito con gamberi di fiume e uova, rabaton, rotolini di spinaci con ricotta ed erbette, bolliti in acqua calda e poi gratinati al forno con formaggio, burro e salvia.

Altre specialità da provare sono i canestrelli del canavese, carpionato di zucchine, fritto misto piemontese, insalata di finocchi e bra e il risotto coi porcini. Troviamo anche la farinata, chiamata bela cauda, una torta di ceci di origini genovesi e infine i Salamini del Mondrogne, tipici della piana della Fraschetta.

Tra i dolci tipici di Alessandria troviamo i Lacabòn, a base di miele e albumi, tipici della festa di Santa Lucia e Sant’Antonio, i cannoncini e i bignè, la tartufata di amaretti, la polenta dolci di Merengo, i meardin con un impasto morbido di marron glacès, rum, burro e cioccolato, ricoperti completamente di cioccolato fondente., i gallinotti al rum, il mandrugnin, i nugatelli, la torta albanese e il farciò.

Spostandoci invece nella provincia troviamo la Polenta di Marengo, realizzata con farina di mais e mandorle, la Giacometta, una crema spalmabile a base di nocciole, i biscotti della Ovada, simili ai biscotti del Lagaccio di Genova, gli amaretti, i baci di dama e krumiri.

Tra i vini conosciuti e diffusi troviamo l’Asti spumante, il Barbera d’Asti, il Barbera del Monferrato, il Brachetto d’Acqui, il Cortese dell’Alto Monferrato, il Dolcetto D’Acqui, il Dolcetto di Ovada. 


6 Pasticcerie da non perdere ad Alessandria

  • Pasticceria Bonadeo e la polenta del Marengo: questa pasticceria si trova in un locale storico nei pressi della Galleria Guerci. L’attività nasce nel 1900 con la famiglia Meardi, continua i suoi metodi tradizionali tramandati da generazione in generazione, la pasticceria mantiene ancora il tradizionale aspetto esterno del locale, con le insegne storiche, ma con un nuovo look all’interno. I loro prodotti di punta è la polenta del Marengo, i Meardini al rum, gli amaretti, i cioccolamaretti e per natale panettoni e pandori artigianali.
  • Pasticceria Gallina e i suoi baci: La pasticceria Gallina di via Vochieri tramanda da ben quattro generazioni l’arte della pasticceria, la loro specialità è che i loro baci creano dipendenza e si dice che anche la Regina Elisabetta apprezza questi baci di dama, oltre al utilizzare prodotti interamente piemontesi come la nocciola piemontese (tipologia proveniente dalle Langhe), cioccolato il più buono e il burro prodotto nella zona del cuneese.
  • Pasticceria Antonella 1968 e il panettone alessandrino: Questa pasticceria si è aggiudicata un articolo come migliore colazione d’Italia da Gambero Rosso! La pasticceria offre il buonissimo panettone alessandrino, realizzato con lievito naturale, pesche, amaretti e cioccolato, idea del maestro Stefano Laghi.  Realizzano anche un buon panettone nella versione gianduia e arancio, mele e cannella, ai tre cioccolati, nuvola (senza canditi), il marocco, piccola pasticceria e raffinate confezioni di praline che non vorresti mai mangiare!
  • Pasticceria Rolando: la casa per eccellenza dedicata agli amaretti tipici del Piemonte. La pasticceria si trova nel centro storico di Alessandria, nascono nel 1942 e si occupano oltre degli amaretti anche di pasticceria fresca e secca, torte alle creme con cioccolato e panna o alla frutta, tartufate, baci di dama e biscotti. Hanno anche prodotti per celiaci e vegani.
  • Pasticceria Voltaggio: pasticceria conosciuta dal suo aspetto retro’, offrendo prodotti di qualità e specialità come come le meringate, le gianduiate e i cannoncini. Per Natale realizzano crema spalmabile gianduiata e la torta meringata.
  • Pasticceria Zoccola: l’ultima pasticceria che vi segnalo è Zoccola risale al 1820 in base ai documenti ritrovati nell’archivio storico della Chiesa Parrocchiale di Cassine (Alessandria). Sono famosi per i loro cannoncini, uno tira l’altro sono da portare in viaggio e mangiare in giornata.

Dove mangiare ad Alessandria in giornata?

Per provare una cucina tipica piemontese e locale vi consiglio:

  • Il Vicoletto
  • Crealto
  • Ristorante La Fermata

Mentre se siete di passaggio passate da Panificio Actis Roberto, troverete anche i Brut e Bon, sono pasticcini secchi, di forma irregolare. Gli ingredienti tipici del Piemonte sono albume, zucchero semolato, vaniglia ed ovviamente le nocciole tonde e gentili delle Langhe. Puoi trovarli aromatizzati alla cannella o ricoperti al cioccolato.


Scopri la rubrica Dove mangiare:

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Heinz Beck diceva che la cucina non è mangiare. È molto, molto di più. Cucina è poesia. Per me la cucina è ben oltre le apparenze, è un gesto d'amore e così nascono le mie ricette insieme a tutte le foto correlate. Sono Zelda e dal 2013 gestisco il blog chiamato Appunti di Zelda. Scrivo di ricette, libri e di viaggi con occhio principalmente legato ai piatti e tipici locali di ogni luogo che visito. Sono anche un'amante della birra e bevo troppi caffè e infusi, oltre a curiosare tra scatti e studiare diverse tipologie di cucine.

11 Comments

  • Cristina Petrini

    Mi manca Alessandria quanto mi manca poter godere di un buon pranzo o cena fuori, fin che sarà bel tempo se avrò la possibilità non mancherò. Mi segno sempre i ristoranti che mi intrigano così se sono in zona so dove andare!

  • Elena Resta

    A leggerti mi ha preso una profonda tristezza. Pre-Covid viaggiavo molto, Alessandria mi vedeva in giro per la città almeno una volta al mese. I pansotti, la focaccia alle cipolle, mamma mia quanto mi mancano!

  • Maria Domenica

    Purtroppo non conosco questa bellissima città (Non sapevo che i suoi abitanti la chiamassero in un altro modo). Mi toccherà visitare tutte le pasticcerie e locali presentati per non offendere nessuno.
    Maria Domenica

  • Scagnoli Sara

    Non sono mai stata ad Alessandria, ma dall’articolo sembra molto interessante da visitare anche solo dal cibo, nel caso andrò a farci un giro visiterò questi posti consigliati nell’articolo.

  • Marlene

    Che fame! Mai stata ad Alessandria. In realtà non l’avevo mai presa nemmeno in considerazione. Devo ricredermi. Grazie per questo post.

  • Silvia Poletti

    Mi è capitato di essere ad Alessandria per lavoro e di non sapere dove andare a mangiare… Direi che questo tuo post mi sarà utilissimo nella prossima trasferta! Mi segno tutti i luoghi da te elencati (specialmente le pasticcerie…)

  • Martina

    Mi viene da ridere perché pur non essendo mai stata ad Alessandria alcuni dei piatti che citi li conoscevo già grazie ai programmi TV di cucina di Benedetta Parodi, alessandrina doc 😜

    Segnate le pasticcerie, addirittura dove poter degustare la migliore colazione d’Italia, bisognerà andare e provare ehehehe!

  • Patty

    Sono così golosa che finirei per ingrassare qualche chilo, ma ne varrebbe assolutamente la pena.
    In quella zona si mangia benissimo

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