Sala Baganza: 3 imperdibili esperienze tra cultura e natura

Sogni un weekend all’insegna del relax e della cultura? Sala Baganza, è un borgo incantevole situato nel cuore della Food Valley emiliana, è la destinazione perfetta per te. Lasciati conquistare dalle sue bellezze storiche e immergiti nella natura rigogliosa. Ti racconto cosa puoi fare in questa zona.

Micio Sala Baganza

Sala Baganza: 3 imperdibili esperienze tra cultura, natura e gusto

1. Visitare La Rocca San Vitale di Sala Baganza

La Rocca San Vitale, è un magnifico esempio di architettura militare rinascimentale. Costruita nel 1461 su richiesta di Stefano Sanvitale, questa rocca vanta una storia affascinante, avendo ospitato illustri famiglie come i Sanvitale, i Farnese e i Borbone.

L’edificio ha conservato solo il lato anteriore, ma la parte superiore è stata ristrutturata nel XVIII secolo. All’interno, le sale sono state affrescate da Orazio Samacchini, Ercole Procaccini e Cesare Baglioni, qui si trova anche il Gabinetto dei Cesari. La parte settecentesca del castello, di proprietà privata e situata sul lato est del piano nobile, è decorata con affreschi di Sebastiano Galeotti, mentre altre sale presentano paesaggi e grottesche di Cesare Baglione. La parte cinquecentesca è di proprietà del Comune di Sala Baganza. Il percorso di visita comprende le sale cinquecentesche e l’Oratorio dell’Assunta.

La Rocca di Sala Baganza è stata tenuta dai Sanvitale, poi dai Farnese e infine dai Borbone sin dal 1258, per oltre 350 anni. Oggi appare come un lungo parallelepipedo, delimitato agli estremi dai resti di due torrioni.

Le sale della Rocca, recentemente restaurate, presentano preziosi affreschi e decorazioni risalenti al Cinquecento, realizzati da artisti come Orazio SamacchiniBernardino Campi e Cesare Baglione. All’interno delle sale cinquecentesche è possibile ammirare in modo permanente la mostra di scultura di Jucci Ugolotti.

Nelle suggestive cantine e nell’ex ghiacciaia della Rocca Sanvitale è stato allestito il Museo del Vino, un percorso espositivo e sensoriale dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura. L’ingresso al museo è a pagamento.

L’adiacente Giardino Farnesino, progettato nel XVI secolo, rappresenta un autentico gioiello rinascimentale. Si estende per circa 10 ettari e offre ai visitatori un’oasi di pace e armonia.

2. Museo del Vino di Sala Baganza: un viaggio sensoriale tra storia e cultura

Immerso nella suggestiva cornice della Rocca di Sala Baganza, sorge il Museo del Vino, un gioiello enologico che invita a un viaggio affascinante alla scoperta del nettare di Bacco. Allestito nelle antiche cantine, il museo si sviluppa su sei sezioni tematiche, conducendo il visitatore in un percorso sensoriale che abbraccia storia, cultura e tradizione vitivinicola del territorio parmense.

La prima sezione del museo è dedicata all’archeologia del vino, con reperti che testimoniano la presenza della vite e del vino in Emilia-Romagna fin dall’epoca preistorica. Vasi vinari, anfore, strumenti di lavoro e corredi funerari raccontano l’evoluzione delle tecniche di produzione e consumo del vino nel corso dei secoli.

Il museo approfondisce poi il ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione della vite alla vinificazione e all’affinamento. Attraverso video, immagini e installazioni interattive, il visitatore può conoscere i segreti della viticoltura e le diverse fasi che portano dalla terra alla bottiglia.

Un’ampia sezione è dedicata ai vitigni autoctoni del territorio parmense, come il Malvasia di Candia Aromatica, il Lambrusco e il Fortana. Il museo presenta le caratteristiche di ciascun vitigno e i vini DOC e DOCG che ne derivano, offrendo al visitatore la possibilità di degustare alcuni dei migliori prodotti enologici locali.

Il Museo del Vino esplora anche il legame tra il vino e la cultura, con una sezione dedicata all’arte, alla letteratura e al folklore. Dipinti, sculture, manoscritti e oggetti d’epoca illustrano come il vino abbia ispirato artisti, letterati e musicisti nel corso dei secoli.

Il Museo del Vino di Sala Baganza è un luogo ideale per appassionati di enologia, curiosi e famiglie. Il percorso espositivo, luogo accessibile, è arricchito da postazioni multimediali e attività didattiche che rendono la visita coinvolgente e interattiva.

Il Museo del Vino è aperto al pubblico da marzo a novembre. Per informazioni su orari, biglietti e visite guidate, consultare il sito web ufficiale.

3. Collezione privata “Le prime pagine della Storia”. Visita e Cena nella Sala dell’Apoteosi

La Sala dell’Apoteosi, situata nell’angolo sud-est della Cortaccia a Sala Baganza, è un’eccezionale opera d’arte settecentesca che narra, attraverso mitologia, allegoria e simbolismo, la gloria della casata Farnese. Commissionata dal Duca Antonio Farnese al pittore fiorentino Sebastiano Galeotti tra il 1724 e il 1727, la sala ospita un affresco di vitale importanza che raffigura l’apoteosi della dinastia farnesiana.

Divinità e personificazioni di arti e virtù si raccolgono attorno al Duca Farnese in un trionfo di colori e simbolismi, celebrando il potere e la munificenza della famiglia che dominava il Ducato di Parma e Piacenza. La Sala dell’Apoteosi è visitabile su prenotazione con un biglietto che comprende anche l’accesso alle cantine farnesiane, dove è custodita la collezione privata “Le prime pagine della Storia”, una raccolta di giornali d’epoca che raccontano i momenti più salienti dell’Italia.

Accolti calorosamente da Anna e Alessandro, proprietari di una storica bottega con quasi 150 anni di tradizione, siamo stati deliziati da una cena a base di salumi e formaggi provenienti direttamente dalla loro azienda. A seguire, un primo piatto da urlo: tortelli con erbe, preparati con ingredienti freschi e di stagione e un dolce. Il tutto accompagnato da un eccellente vino rosso e bianco, prodotto con uve Malvasia coltivate nella zona.

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