Oggi, nel nostro appuntamento letterario, Daniela Carletti ci presenta Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino edito da La Biblioteca di Repubblica. Scopriamo insieme cosa ci svela su questa opera!
Acquista il romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino Qui
Recensione di Daniela Carletti Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino
Il lettore protagonista.
— Daniela Carletto
Italo Calvino (1923-1985) è stato uno scrittore italiano, politicamente molto attivo anche quando, dopo aver aderito nell’immediato dopoguerra al Partito Comunista Italiano, ne esce per dissidenza con la linea dirigenziale e per la politica dell’Unione Sovietica.
Sul piano letterario ha seguito la maggior parte delle avanguardie del suo tempo, mostrando particolare interesse per l’OuLiPo (Ouvroir de Littérature Potentielle, “Officina di Letteratura Potenziale”), fondata a Parigi nel 1960 dallo scrittore Raymond Queneau e dal matematico François Le Lionnais.
Trasferitosi dall’Italia nella capitale francese, Calvino entra a far parte del gruppo nel 1973, accogliendo l’idea che “La Letteratura è la scienza delle soluzioni immaginarie”. L’intento del laboratorio è quello di studiare tutte le potenzialità delle regole formali sperimentandole in ogni direzione, compreso il modo tradizionale di concepire la narrativa che, sulla base di una visione alternativa, renda il lettore attivo.
In realtà Calvino insegue una sua personale sperimentazione, molto simile a quella dell’OuLiPo, ancora prima di entrare a farne parte, scrivendo romanzi precedentemente pubblicati, come ad esempio “Il castello dei destini incrociati” (1969), in cui le diverse combinazioni tra le carte dei tarocchi messe in tavola dai protagonisti dell’opera, danno luogo di volta in volta ad una storia diversa.
Infatti Calvino gioca nel contesto delle avanguardie, un ruolo a sé stante: a differenza di molti altri artisti, non perde il rapporto con il lettore, risultando nello stile e nel linguaggio sempre comprensibile; per cui la lettura di Calvino, che non è mai una sperimentazione esclusivamente personale, pur nella sua proposizione alternativa mantiene diversi piani di lettura che ne garantiscono la fruizione ad ogni livello: dalla lettura più semplice e disimpegnata, a quella più sofisticata e attenta che interpreta i molteplici riferimenti propri di un impianto letterario completamente nuovo rispetto alla tradizione.
Quella di Calvino è una Letteratura definita “combinatoria” in cui l’autore punta a rendere partecipe alla gestazione dell’opera, il lettore rendendolo consapevole del fatto che la linguistica, specie in termini di semiologia, è divenuta un gioco combinatorio di parole, di sillabe, di fonemi, che non ha nulla a che vedere con la realtà descritta, tanto da poter sostenere con la stessa forza, una tesi o il suo contrario.
“Se una notte d’inverno un viaggiatore” viene pubblicato nel 1979, dopo sette anni di silenzio creativo, e si presenta come una novità specie sul piano formale, intessuta da un’ironia sagace che non risparmia nessuno.
Calvino infrange subito la barriera che c’è normalmente tra narratore e lettore, stabilendo un rapporto che, se da un lato può apparire “amichevole”, dall’altro rivela nello scorrere della narrazione, una sorta di pegno che il fruitore deve pagare per essere parte attiva nella costruzione dell’opera: per ben dieci volte il narrante inizia un nuovo romanzo troncandolo sul più bello, determinando in chi legge un’ovvia frustrazione dovuta al fatto innegabile che una storia senza conclusione, è una storia abortita.
La giustificazione per queste interruzioni narrative, è data da una serie di incidenti (tra cui il suicidio di un autore) in cui un lettore e una lettrice (che sono i veri protagonisti del romanzo nella sua interezza), si trovano loro malgrado, invischiati nel tentativo di riuscire ad entrare in possesso delle parti mancanti dei racconti troncati, per soddisfare il desiderio scontato di chi legge, di conoscere il finale.
Ma al di là di questa spiegazione utilitaristica ai fini della trama generale, il vero motivo per cui le storie non giungono a compimento, sta nella denuncia che Calvino esplicita nei confronti di certe avanguardie che considerano la parola, la scrittura e tutta la Letteratura in generale, in una profonda crisi espressiva.
L’autore contrappone così la sua personale ricerca a quell’opera di decostruzione tout court propugnata dagli “innovatori”, e per dimostrare che la Letteratura non è affatto in crisi, inventa ben dieci incipit di romanzi dal tono misterioso e altisonante che lasciano presagire uno sviluppo molto accattivante, di quelli che tengono il lettore inchiodato al libro: ma in questa ottica è chiaro che il finale non ha nessuna importanza.
Attraverso l’elemento combinatorio poi, ogni inizio di storia si apre ad una “infinita” quantità di possibili sviluppi che si dipanano ognuno per sé.
Ma tra le “soluzioni immaginarie” della sperimentazione spinta all’ennesima potenza, in maniera polemica Calvino ne propone ancora un’altra, poiché tutte le storie convergono infine, sempre e solo in due possibili sviluppi: nella cornice di un romanzo rosa in cui i protagonisti si sposano, oppure muoiono.
In riferimento a quanto detto perciò, è evidente che l’autore si abbandona alla più totale ironia, poiché ad essere in crisi non è la Letteratura, bensì il mondo che le gravita intorno.
Appaiono così tutta una serie di autori (relativi ai dieci romanzi), dai nomi “impronunciabili” (valga per tutti: Takakumi Ikoka); appare il docente universitario di turno, il professor Uzzi-Tuzii, esperto in una lingua inesistente; appaiono anche i lettori che, con le loro molteplici aspettative, discutono sul significato della lettura. L’ironia si fa beffarda quando Calvino inventa una “Organizzazione per la Produzione Elettronica d’Opere Letterarie Omogeneizzate”: e qui, come in altri passaggi, risulta evidente la critica rivolta in generale all’avanguardia della sua epoca (da cui, ricordiamolo, Calvino si tenne sempre ad una certa distanza), che ha considerato la Letteratura come un bene al proprio servizio, e non il contrario.
Daniela Carletti
Iscriviti alla newsletter e ricevi direttamente nella tua casella di posta elettronica tutti gli ultimi articoli, le ricette, gli eventi e le novità e gli aggiornamenti sul mio blog. Oppure seguimi su Facebook e Instagram.