Sbrisolona: storia, curiosità, ingredienti e libri consigliati

Conosci la storia della Sbrisolona? La sbrisolona è un dolce tipico mantovano che si può trovare anche nelle zone della Emilia-Romagna, nel Veronese e in tutta la Lombardia. Le sue origini risalgono nel lontano XVI secolo, un dolce principalmente originario legato al mondo contadino, tuttavia questo dolce era presente alla Corte dei Gonzaga, una delle famiglie più importanti di Mantova e del Rinascimento Italiano.

Sbrisolona
Sbrisolona – Pic Adobe Stock Free

L’origine, gli ingredienti e curiosità della Sbrisolona

Questa torta veniva preparate in occasioni speciali come la nascita di un bambino o una promessa di matrimonio, così da essere conservata nel tempo. I suoi ingredienti si arricchirono quando il dolce entrò a far parte nella corte dei Gonzaga con l’aggiunta di zucchero, spezie e mandorle. Nella tradizione lombarda viene definito “Torta delle tre tazze“, proprio perché ogni ingrediente era pari alle tazze usate: farina gialla, farina bianca e zucchero. Mentre nel tempo la ricetta è stata modificata preferendo il burro anziché lo strutto e meno farina di mais.

La sua etimologia in dialetto mantovano significa briciola. Chiamata sbrisulòna, sbrisolìna o rosegotta in Veneto, proprio perché si sbriciola facilmente fra le mani ed è un dolce delicato, ricorda molto il sapore delle Ciambelle di Staghiglione.

Bartolomeo Stefani – L’origine, gli ingredienti e curiosità della Sbrisolona

Perché è un dolce che nel tempo faceva parte dell’alimentazione nobiliare? E’ grazie a Bartolomeo Stefani (articolo super interessante per chi vuole approfondire la storia di uni dei cuochi più importanti del seicento) capocuoco della Serenissima Repubblica di Venezia, che operò durante la sua vita nelle corti dei signori più raffinati dell’Emilia e della Lombardia, tra cui i Gonzaga di Mantova.

In questo periodo scrive un libro dal nome “L’arte di ben cucinare et istruire i men periti in questa lodevole professione”, dedicato ad Ottavio I Gonzaga principe di Vescovato. Nella sua versione sostituisce le nocciole con le mandorle e arricchendo l’impasto con vaniglia, zucchero e limone, catturò così l’attenzione dei Gonzaga da qui venne valorizzato al massimo.

La Torta Sbrisolona viene immerso nella grappa o in un vino liquoroso come il Malvasia, il Vin Santo o il Passito di Pantelleria, per esaltare così il sapore dell’impasto e apprezzare meglio tutto l’insieme.

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