Se ti trovi nei dintorni di Assisi e desideri trascorrere una notte nel luogo di pellegrinaggio, questa guida è perfetta per te: cosa vedere, cosa mangiare e dove dormire. Ti presenterò il mio suggerimento di percorso e suggerimenti pratici per esplorare al meglio questa destinazione.
Cosa vedere ad Assisi?
Per organizzare al meglio la tua visita, è indispensabile controllare gli orari di apertura e i giorni di chiusura di chiese e siti. Ognuno di essi ha infatti un calendario specifico, con alcuni giorni in cui non è possibile accedere. Ti sconsiglio vivamente di visitare questi luoghi durante la settimana, soprattutto il martedì, quando la maggior parte di essi è chiusa.
Parti dal cuore pulsante della città, Piazza del Comune, dove svettano il Municipio, il Tempio di Minerva e la Torre del Popolo. Imbocca poi Via San Francesco e ammira la Basilica omonima, gioiello del XIII secolo. Scopri il fascino di questa struttura unica, formata da due chiese sovrapposte: una cattedrale gotica superiore e una romanica inferiore, dove riposano le spoglie di San Francesco.
Il Tempio di Minerva ad Assisi in età medievale, l’antico tempio pagano si è trasformato in una chiesa cristiana, assumendo il nome di Santa Maria sopra Minerva. La cella del tempio divenne addirittura la residenza del Podestà, mentre le camere tra le colonne ospitavano un carcere. Se chiudi gli occhi, puoi quasi immaginare il brusio della piazza, le vesti svolazzanti dei togati e il suono dei carri che attraversano la piazza.
Nel 1228, il Comune di Assisi decise di ampliare la piazza, acquistando alcune case antistanti il tempio. Un segno tangibile di come questo luogo fosse considerato importante e centrale nella vita della città.
La Basilica di Santa Chiara ti accoglie con la sua facciata romanica e il suo interno gotico, dove riposa il corpo di Santa Chiara. Percorri poi le suggestive vie del centro storico, ammirando i punti panoramici.
Lasciati incantare dalla bellezza della Cattedrale di San Rufino, con il suo campanile romanico e le opere d’arte custodite all’interno. Se cerchi un’esperienza di pace e silenzio, visita l’Eremo delle Carceri, immerso nella natura incontaminata.
Prosegui lungo le sue viuzze al Palazzo del Monte Frumentario, costruito nel 1267, questo palazzo ha una storia affascinante. Nato come uno dei primissimi ospedali d’Italia, sorgeva all’esterno della prima cerchia romana, proprio lungo la strada che conduce alla Basilica di San Francesco. Accanto al palazzo, sorge una gemma nascosta: la Fonte Oliviera. Attribuita a Galeazzo Alessi e voluta da Olivero Lodovici nel 1570, questa fontana cattura l’attenzione con un’incisione curiosa: “Pena uno scudo e perdita dei panni per chi lava in questa fonte”. Sembra che i pellegrini, attratti dalla bellezza della fontana, la usassero per lavare i propri panni, creando un certo scompiglio.
Cosa mangiare ad Assisi?
L’Umbria non è solo misticismo e spiritualità, ma anche una terra ricca di sapori autentici e genuini. La sua cucina, custode di una tradizione millenaria, affonda le radici nell’epoca etrusca, romana e medievale. Cereali, legumi, salumi e carni sono gli ingredienti protagonisti di questa cucina schietta e contadina. Ma è il tartufo, nero o bianco, a regnare sovrano, donando ai piatti un tocco di eleganza e raffinatezza.
Qui ad Assisi, il palato viene conquistato da specialità come gli umbricelli al rancetto, un formato di pasta simile agli spaghetti, condito con pancetta, pomodoro e pecorino. Impossibile resistere ai stringozzi al tartufo nero di Norcia, una vera e propria sinfonia di sapori. Puoi provare la corallina umbra, un salame dal gusto deciso, e l’anguilla del Trasimeno, cucinata in umido o alla griglia, sono due eccellenze da non perdere. Gusta l’olio evo umbro, DOP con cinque menzioni geografiche, esalta il gusto di bruschette e pietanze. A Pasqua, il capocollo accompagna la pizza di Pasqua, una torta salata lievitata al formaggio.
Il piccione alla ghiotta, cotto allo spiedo e condito con una salsa speciale, è una vera chicca per gli amanti dei sapori intensi. L’erba cotta, un mix di bietole, spinaci e patate, è il contorno ideale per le carni. L’agnello allo scottadito, cotto alla griglia con delicatezza, e il tartufo, bianco o nero, sono due eccellenze che esaltano la ricchezza gastronomica dell’Umbria.
Qui passa la Via Francigena, l’antico sentiero che collegava l’Europa centrale a Roma, calpestato da innumerevoli pellegrini. Tra le loro semplici bagagli, portavano il “biscio”, una sfoglia ripiena di ricotta ed erbe di campo, un pasto nutriente e perfetto per affrontare il lungo viaggio.
Trovi anche la “rocciata”, un dolce tipico che ad Assisi si prepara con frutta secca e il celebre “vino di San Francesco”, mentre a Nocera Umbra la si trova ripiena di noci e mele. Un’altra delizia da non perdere è la “Pagnotta Francescana”, un pane dolce con uva sultanina e mandorle, un omaggio al Santo di Assisi.
E per concludere in bellezza un pasto ricco di sapori, non c’è niente di meglio che l’Amaro Francescano, un liquore dal gusto intenso e complesso, frutto della sapiente tradizione dei monaci benedettini, presenti ad Assisi fin dall’anno 1000 e non perderti Grechetto di Assisi DOC,.
Dove mangiare ad Assisi?
A pochi passi dalla Basilica di Santa Chiara e a due passi dalla centralissima Piazza del Comune di Assisi, Il Menestrello accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera suggestiva e accogliente. Il ristorante, disposto su tre livelli con tre sale distinte, offre un’ampia scelta di piatti tipici della tradizione umbra. Ti racconto la nostra esperienza Qui
Dove dormire ad Assisi?
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