Mostra – Le trecce di Faustina: come le acconciature femminili del Rinascimento esprimevano identità, status e potere

La mostra “Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento”, in corso alle Gallerie d’Italia di Vicenza fino al 7 aprile 2024, esplora il ruolo delle acconciature femminili nel Rinascimento. La mostra riunisce circa 70 opere provenienti da importanti musei nazionali e internazionali, tra cui busti, dipinti, miniature e codici miniati.

Le opere esposte mostrano come le acconciature femminili del Rinascimento fossero influenzate da una varietà di fattori, tra cui la moda, la religione e la politica. Ad esempio, le donne dell’aristocrazia spesso indossavano acconciature elaborate per mostrare la propria ricchezza e status sociale. Le donne religiose, invece, spesso indossavano acconciature semplici e modeste per esprimere la loro devozione.

Le acconciature femminili del Rinascimento erano anche un modo per le donne di esprimere il proprio potere e influenza. Ad esempio, le donne di corte spesso indossavano acconciature elaborate per attirare l’attenzione dei potenti uomini della corte.

Ph crediti: Marco Zorzanello – Mostra Le Trecce di faustina

Acconciature femminili nel Rinascimento: la storia dell’acconciatura di Faustina Maggiore

Il percorso si snoda attraverso otto sale. Dopo un prologo dedicato al tema della “chioma di Berenice”, la prima sala racconta la riscoperta del ritratto di Faustina Maggiore e della sua particolarissima acconciatura: un ritratto e un’acconciatura che interessò molti grandi artisti quattrocenteschi (Lorenzo Ghiberti, Filarete, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini).

La seconda sala ripercorre in sintesi la storia del ritratto femminile nell’arte greca e romana, mostrando la grande varietà delle acconciature scelte dalle donne antiche. La terza sala mostra la liberazione dei capelli delle donne, raggiunta nel Quattrocento anche grazie al prestigio dei modelli classici.

La quarta sala propone un doveroso e inevitabile confronto con le acconciature maschili, che non meno di quelle femminili, furono il prodotto del recupero di modelli classici combinati con sensibilità più moderne. La quinta sala ripercorre l’interesse palesato da Michelangelo per la raffigurazione dei capelli femminili, esaminando in particolare i disegni con le “teste divine” e l’invenzione della Leda.

La sesta sala considera le pettinature come testimonianza della nuova visibilità della donna in società e della loro capacità di esprimere codici di costume adeguati a contesti assai diversi, dalle corti ai bordelli. La settima sala sarà invece dedicata all’attenzione mostrata dal cinema per le acconciature femminili, antiche e moderne.

L’ottava e ultima sala documenta come l’acconciatura di Faustina – filo rosso della mostra – abbia continuato a esercitare grande fascino anche nell’età neoclassica e, in particolare, nella ritrattistica di Antonio Canova.

La mostra “Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento” propone un percorso sensoriale tra due fragranze rinascimentali, create su ricette di antichi testi.

Le fragranze che si possono sentire all’interno della mostra Le trecce di Faustina:

Questa fragranza evocativa di antichità trasporta indietro nel tempo. In apertura, il limone sprigiona accenti luminosi, accompagnati dai sentori resinosi dell’elemi e dalla brezza rinfrescante delle note canforate. Il cuore è morbido e profondo, dove l’incenso evoca una spiritualità antica, avvolta dalle sfumature avvolgenti dell’ambra e dal calore fasciante della fava tonka. Sul fondo, la resina di storace e il benzoino dipingono una melodia melliflua, mentre il muschio di quercia conferisce profondità e naturalità.

Questa fragranza rievoca l’influenza dell’antichità nell’epoca neoclassica. In apertura, pepe nero e chiodo di garofano creano un accordo vibrante che riecheggia i tempi passati. La foglia di tabacco regala una sensazione avvolgente, dando volume alla composizione. Nel cuore, la rosa di damasco esprime la sensualità floreale che ha ispirato molte opere d’arte. Garofano e cannella aggiungono un tocco di calore speziato. Nel profondo, la resina di storace si manifesta con un’eleganza scura, mentre gli accordi sensuali dell’ambra grigia e dell’accordo ambrato completano questa sinfonia olfattiva.

Le opere esposte nella mostra le trecce di Faustina:

Lo spazio espositivo raccoglie una selezione di ritratti di protagoniste del Rinascimento, tra cui Lucrezia Borgia, Isabella d’Este, Vittoria Colonna ed Eleonora da Toledo, e approfondisce l’espressività delle acconciature nella ritrattistica ufficiale, evidenziando come le stesse donne le abbiano utilizzate per proporre valori culturali e modelli di comportamento.

Eventi e attività didattiche:

Nell’ambito della mostra ci sono proposte di incontri ed eventi e un’ampia attività di didattica gratuita rivolta alle scuole e alle famiglie.

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Informazioni sulla posizione della mostra Robotland:

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