Alla scoperta di Diano Castello: I Borghi più belli d’Italia

Ben ritrovati su Zelda’s Kitchen, oggi voglio parlarvi di uno tra i borghi più belli d’Italia: Diano Castello. Si tratta di un borgo medievale collocato nel ponente ligure, che offre dei panorami mozzafiato, adornato da tantissimi fiori ed alberi di agrumi.

In questo piccolo reportage vi andrò a raccontare un po’ della giornata vissuta domenica scorsa, vi spiego le sue origini e per i più golosi, scopriremo assieme i suoi prodotti locali.

Diano Castello sorge su un colle che domina l’intera valle, con i suoi ricchi alberi di ulivo e le distese di viti che ci ricorda la produzione Vermentino. Anticamente il borgo era ricoperto da fitti boschi, si parla prima che arrivassero i Romani. Al tempo si diceva che il luogo fosse sacro e che vi abitasse una divinità misteriosa e temibile, inseguito alla dea Diana, sostituito all’oggi da una stazione di sosta per i viandanti: il Lucus Bormani.

La Communitas Diani

A partire dal XIII secolo Diano Castello si organizzò come comune autonomo, nonostante sia stato sotto il controllo di Genova. Esisteva all’interno del borgo un parlamento con un Podestà che svolgeva le operazioni amministrative e militari, il cui operato veniva a sua volta vigilato da alcuni Sindaci. La Communitas Diani prende nome dall’unione dei villaggi circostanti che si unirono a sotto le Logge di Diano Castello; ancora oggi mantengono gli stessi nomi, tutte unite sotto un unico stemma raffigurante un grifone o leone alato.

Un po’ di storia di Diano Castello

Diano Castello nasce nel Medioevo, intorno al X secolo, le incursioni saracene spaventavano i villaggi lungo la cosata ligure, costringevano gli abitanti a rifugiarsi nell’entroterra. La popolazione creò così un “castrum” e da qui il nome “Castrum Diani”, ovvero un borgo fortificato in cima a un colle. Questo permetteva agli abitanti di avvistare pericoli e di difendersi e prepararsi con largo anticipo, protetti da solide mura.

L’accesso al borgo avveniva attraverso quattro porte:

Se vi state chiedendo se vi sia all’oggi traccia di un castello, la risposta è no. Ma abbiamo la possibilità di vederne svariate porte rimaste intatte. Tornando al villaggio, sappiamo che Diano Castello viene citato per la prima volta nel 1033, come parte del comitato di Albenga ed era sottoposta al vescovo responsabile della città, fino alla vendita dei diritti feudali alla Repubblica di Genova (1228). Passeggiando lungo le viuzze del borgo si può ammirare la lastricata dedicata alla battaglia navale del 1284 che consacrò la supremazia di Genova sul Tirreno, grazie all’aiuto degli abitanti di Diano.

Percorrendo la via Meloria è possibile ammirare gli imponenti palazzi signorili delle famiglie più potenti del borgo, li si riconosce grazie a grandi scalinate, portali e decorazioni medievali che ornano le facciate, una in particolare presente in piazzetta Clavesana, su cui si affaccia l’antica dimora dei Marchesi di Clavesana.

Diano Castello, le sue Ione e I Risseu

Cosa sono le Ione? Le Ione sono delle strutture che risalgono al medioevo, si tratta di antiche vasche per la raccolta dell’acqua piovana. Tutto ciò è permesso dal terreno circostante di natura argillosa impermeabile. Queste vasche in parte rivestite in pietra sono state modificate e ingrandite sino ai primi decenni del 900’, rappresentando l’unica risorsa idrica degli abitanti del borgo. Le ione erano spesso realizzate ad uso privato, ma lungo il borgo c’è ne sono alcune pubbliche ed in rare occasioni alcune vengono aperte al pubblico per visite guidate o manifestazioni.

Il centro storico di Diano è tutt’oggi adornato da Risseu, delle pavimentazioni ad acciottolato, ancora presenti in molti caruggi, nelle piazze e nelle chiese. Generalmente queste pavimentazioni sono usate nei borghi marinari liguri, spesso utilizzando ciottoli di mare di colore bianco, nero e rosso e di forma ovale o ellissoidale. Nel borgo avrete modo di trovarle in diverse piazze come quella della Conciliazione. Nella salita in Via delle Torri, si ha la possibilità di osservare una torre mozzata di forma quadrangolare, questo per ricordare la presenza delle Torri che le famiglie illustri innalzavano per dare potenza alle loro dimore oltre che come simbolo di ricchezza.

Le chiese che dominano Diano

A far da “guardiana” è la chiesa parrocchiale di S. Nicola da Bari. La chiesa venne costruita tra il 1699 ed il 1725 ad opera dell’architetto Giobatta Marvaldi e del figlio Giacomo Filippo; lo stile è quello classico barocco. L’interno della chiesa è ad unica navata a forma ovoidale, creata per dare continuità armonica tra il vano centrale, il presbiterio e la parete di fondo. Spicca al centro del presbiterio l’altare di marmo bianco arricchito da preziosi incastri di marmi rari e policromi; l’altare è sormontato dal Crocefisso attribuito allo scultore genovese Anton Maria Maragliano e ha alle spalle un coro ligneo di metà Settecento.

Appena giunti a Piazza dell’Assunta è possibile avvistare l’abside della chiesa di S.Maria Assunta. Questa chiesa è in stile romanico, risale al XII secolo ed all’interno vi è conservato un affresco del XV secolo.

La chiesa di San Giovanni Battista ad una sola navata con abside semicircolare sorge appena fuori dal borgo, costituendo con l’attiguo Oratorio di San Bernardino un complesso monumentale di rilevante valore culturale ed ambientale: la sua costruzione sembra risalire alla prima metà del secolo XII. La sua copertura a tetto è esempio rarissimo di capriata lignea a travi e mensole finemente decorati a colori e motivi medievali.

I prodotti locali del borgo medievale

Diano Castello è conosciuta come la patria del Vermentino, un vino bianco prodotto da uve che crescono sulle colline e nei terrazzamenti che circondano il borgo. Il Vermentino ha un aspetto giallo paglierino con riflessi verdolini chiari, dal sapore fruttato da una nota sapida persistente. Viene abbinato principalmente con piatti a base di pesce e crostacei, anche crudi.

I frisceu sono delle frittelle di pasta lievitata aromatizzate, solitamente servite come aperitivo o antipasto e al suo interno troviamo salvia tritata oppure rosmarino, maggiorana e un grande classico sono con l’erba cipollina.

Un primo piatto delizioso da provare sono Dian al pesto e vongole, un abbinamento piacevole e delicato al palato accompagnato da un delizioso Vermentino. I Dian sono una sorta di medaglione di pasta di forma ovoidale, con impresso nel centro lo stemma di Diano Marina, contornato dal nome della località balneare che si può fregiare della De.Co, il marchio delle denominazioni comunali di origine.

Vi consiglio di visitare questo borgo e conoscere la sua storia attraverso una visita guidata con l’associazione culturale Giroborgo, che vi consente di vedere anche alcune Lone all’interno di proprietà private.


Grazie anche al gruppo Travel Blogger Italiane per aver segnalato questa piccola visita.

I piatti dei frisceu e dian al pesto e vongole si possono degustare presso Osteria di Castello

Ringrazio Iat Diano Castello per il libro di Diano Castello e Borgo D’Italia, che mi ha permesso la realizzazione di questo piccolo reportage e l’invito per la visita del borgo.

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