Per questa avventura ho scelto Orșova una città che funge da crocevia tra le zone turistiche più rinomate della Romania in zona Danubio e vanta una storia affascinante e complessa. Ho soggiornato per una settimana all’Hotel Casa Soarelui, che in rumeno significa “la casa del sole“. Un nome azzeccato, dato che la struttura è inondata di luce dal primo mattino fino al tramonto, grazie alla sua posizione favorevole.
Viaggio alla scoperta del Danubio
Il Danubio, il secondo fiume più lungo d’Europa, si snoda maestoso attraverso il continente, custodendo storie e bellezze senza tempo. Per immergermi completamente in questa atmosfera magica, ho deciso di intraprendere un viaggio alla scoperta di Orșova, una città rumena situata proprio nel cuore di questo affascinante scenario.
Orșova, è una vera e propria porta d’accesso alle principali attrazioni turistiche della zona. Qui ho avuto l’opportunità di visitare le Porte di Ferro, un’imponente opera ingegneristica che rappresenta un vero e proprio gioiello architettonico, e l’annesso museo, dove ho potuto approfondire la conoscenza di questo luogo ricco di storia.
Proseguendo il viaggio, si può visitare la Baile Herculane, una suggestiva località termale immersa in un paesaggio verdeggiante. Qui ho potuto rilassarmi e godere delle proprietà benefiche delle sue acque curative, circondata da un’atmosfera di pace e tranquillità.
Per il nostro itinerario abbiamo scelto le spettacolari Cazanele Dunarii, le gole del Danubio, dove ho potuto ammirare la statua di Decebalo, la più grande scultura in pietra d’Europa alta 55 metri, eretta in onore del leggendario re dei Daci dall’87 al 106 d.C. La grandiosità di quest’opera d’arte, immersa nella natura selvaggia del luogo, mi ha lasciato senza fiato.
Il Museo della Regione delle Porte di Ferro
Nascosto all’interno della colossale Diga di Ferro, il più grande impianto idroelettrico della Romania, si trova un tesoro inaspettato: il Museo delle Porte di Ferro. Un luogo dove storia, tecnologia e ingegneria si intrecciano per dare vita a un’esperienza emozionante e ricca di spunti.
Inaugurato nel 1972, dopo otto anni di lavori titanici, questo museo custodisce la memoria di un’impresa colossale: la costruzione della diga, capace di generare un quarto dell’energia elettrica necessaria al paese. Varcare le sue soglie significa immergersi in un viaggio affascinante nel tempo, ripercorrendo le tappe salienti di questa sfida ingegneristica senza precedenti. Tra pannelli esplicativi, filmati d’epoca e modelli in scala, il museo svela i segreti della diga, dalla sua progettazione alle difficoltà incontrate durante la costruzione.
Un percorso che cattura l’attenzione di grandi e piccini, appassionati di storia e tecnologia. Per gli amanti della storia e della tecnologia, il Museo delle Porte di Ferro rappresenta una tappa da non perdere.
Se poi desiderate un’immersione ancora più profonda, vi consiglio vivamente di approfittare dei percorsi guidati, condotti da esperti che sapranno svelarvi i segreti più reconditi di questa imponente diga.
E non è tutto! Il museo offre la possibilità di ammirare da vicino i quattro imponenti motori in funzione, il cuore pulsante della diga che genera elettricità. Inoltre, la sua posizione privilegiata vi regalerà panorami mozzafiato sulle Gole del Danubio.
I 22 mulini ad acqua di Rudaria:
Nel cuore del Banato rumeno, immersa nella suggestiva cornice della valle di Almajului, sorge Rudaria, un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato. Qui, lungo il corso del fiume omonimo, si snoda un percorso incantevole che conduce alla scoperta di 22 mulini ad acqua, testimonianze silenziose di un passato ricco di tradizioni e ingegno contadino.
Ad ogni mulino, verrete accolti da calorose signore anziane, custodi di antichi segreti e saperi. Non perdete l’occasione di assaggiare la farina appena macinata o di acquistare qualche souvenir locale, perfetto per portare a casa un pezzo di questa magica atmosfera.
Il percorso per visitare i mulini di Rudaria è lungo circa 2-3 ore e si snoda lungo un sentiero immerso nella natura incontaminata. Si consigliano scarpe comode e abbondante acqua, data la presenza di alcuni dislivelli. Per un’esperienza ancora più suggestiva, vi consigliamo di visitare Rudaria durante la primavera o l’autunno, quando i colori della natura si tingono di sfumature magiche.
Le Terme di Baile Herculane
Baile Herculane è famosa per le sue antiche terme, risalenti al periodo romano. Con otto sorgenti ricche di minerali, questa località è ideale per chi cerca un luogo per rivitalizzare il corpo e lo spirito. La sorgente principale è accessibile gratuitamente, mentre l’hotel comunista offre un’area privata con una mini piscina a pagamento.
Cazanele Dunarii e la Statua di Decebal
Le gole del Danubio, note come Cazanele Dunarii, rappresentano una delle meraviglie naturali della regione. Qui, il Danubio si restringe e la sua profondità e velocità aumentano, creando uno scenario spettacolare. La statua di Decebal, scolpita nella roccia vicino alla baia di Mraconia, è una delle attrazioni più visitate, grazie alla sua imponenza e al lavoro dettagliato di 12 scalatori per dieci anni.
La Tabula Traiana e le Grotte
Un tour in barca della zona include la visita alla Tabula Traiana, una lastra di marmo della prima guerra dacica, e alle grotte Veterani e Ponicova. Questi luoghi offrono un affascinante mix di storia e natura, con percorsi che attraversano le montagne del Banato fino al massiccio del Ciucaru Mare.
Dove Alloggiare e mangiare
Orșova offre diverse opzioni di alloggio per tutti i gusti. Ho scelto l’hotel “Casa Soarelui”, noto per la sua esposizione solare. Questo hotel offre stanze per singoli e famiglie fino a quattro persone, una colazione autogestita con una cucina comune e caffè offerto ogni mattina. La struttura dispone di una piscina gonfiabile e di un terrazzo con accesso diretto al Danubio, ideale per nuotare, pescare o fare un giro panoramico in barca.
Ho scelto il ristorante Riviera 990 per i suoi piatti deliziosi e la vista sul Danubio. La cucina, ricca di influenze diverse, offre un’esperienza gastronomica unica.
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