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Vinitaly 2025: i vini da non perdere tra novità, degustazioni e territori da scoprire

Vinitaly 2025 ha ancora una volta confermato la sua vocazione: essere la bussola del vino italiano e internazionale, un evento dove il gusto si fa esperienza, e ogni sorso racconta una storia.

Tra i padiglioni affollati e l’entusiasmo palpabile, abbiamo intrapreso un vero e proprio itinerario sensoriale alla scoperta di etichette iconiche e novità sorprendenti. Dai vini a basso contenuto alcolico alle produzioni artigianali d’eccellenza, ecco il racconto della nostra degustazione attraverso le regioni d’Italia e oltre.

Vinitaly 2025 le proposte di quest’anno

Calabria – L’anima aspra e autentica dell’Aspromonte

Nel padiglione Calabria, una piccola grande scoperta: l’amaro digestivo Kalos Jero, nato nel borgo di Bova, tra i più belli d’Italia e cuore della cultura grecanica. Ottenuto da un blend di 20 erbe, spezie e radici, questo elisir ha un gusto speziato e leggermente dolce, reso unico dalla macerazione lenta e dal doppio filtraggio. Un prodotto che incarna la montagna, la storia, l’identità.

La DOC Costa degli Dei ha debuttato al Vinitaly grazie al GAL Terre Vibonesi

i produttori della nascente DOC Costa degli Dei si sono presentati per la prima volta al grande pubblico nazionale e internazionale. Un’iniziativa fortemente voluta dal GAL Terre Vibonesi, che ha visto protagoniste oltre 30 etichette in un banco d’assaggio animato da storie, terroir e identità.

Le aziende presenti – Cantina Masicei, Cantine Artese, Cantine Benvenuto, Cantine Laquaniti, Casa Comerci, Origine & Identità – hanno raccontato con i loro vini l’anima profonda di una Calabria affacciata sul mare. Due i vitigni simbolo: Magliocco Canino, elegante e deciso, e lo Zibibbo, aromatico e solare, reso unico dalle brezze tirreniche. Un assaggio che è già promessa di futuro.

Ve ne abbiamo parlato qui nella bellissima masterclass svoltasi a marzo e che puoi leggere Qui!

GAL Terre Vibonesi
GAL Terre Vibonesi
GAL Terre Vibonesi
GAL Terre Vibonesi
GAL Terre Vibonesi
GAL Terre Vibonesi

La leggerezza consapevole di Cantine di Verona

Nel padiglione Veneto, Cantine di Verona ha conquistato con la sua linea G.Low, pensata per chi cerca un’esperienza più leggera ma non meno autentica. Due le referenze: G.Low Bianco (Garganega e Trebbiano) e G.Low Rosato (Corvina e Merlot), entrambi a 8° alcol, ottenuti naturalmente senza dealcolizzazione. Freschezza, equilibrio e rispetto del frutto: una rivoluzione dolce nel bicchiere.

Poggio Levante: la Maremma che profuma di vento

Dalla Toscana, due etichette che parlano di mare e terra: “Unnè” Vermentino Maremma Toscana DOC, dai toni agrumati e floreali con note balsamiche e un finale minerale, e “Ovvìa” Maremma Toscana DOC, un Sangiovese in purezza fresco e speziato, tra pepe rosa, viola mammola e frutta sotto spirito. Due calici che raccontano la bellezza selvaggia della Maremma.

Franciacorta con stile: Corte Aura

Nella patria delle bollicine italiane, Corte Aura si è distinta per eleganza e precisione. Il Blau Extra Brut Millesimato si presenta con perlage fine e riflessi dorati. Il Rosé incanta con Pinot Nero e Chardonnay in equilibrio perfetto. Il Satèn, cremoso e floreale, è pura carezza. Il Brut, 90% Chardonnay, è un viaggio tra agrumi, mandorla e pane tostato. Una gamma completa per ogni momento della giornata.

I rossi intensi della Valpolicella

Tra le eccellenze venete, Cantina Montenigo ha proposto il rosato La Pessa da Piè, fresco e minerale, e tre Valpolicella: il Classico, con note floreali e frutti rossi; il Superiore, più speziato e ricco di ciliegia; e infine l’Amarone “Spincristo” di Benini Alessandro, avvolgente, con sentori di frutta passita e un finale pieno e vellutato.

Da Cantina Casetto, invece, ci si è lasciati sorprendere dall’Eremus Rosso Veronese IGT, un vino che omaggia la tradizione monastica del XIII secolo: cinque varietà di uve, sentori di uva passa e un sorso equilibrato tra dolce e amarognolo.

Piemonte e Marsala: vini senza tempo

Bosca ha presentato due volti opposti ma affascinanti: il suo Zero Alcol, spumeggiante e agrumato, ideale per chi cerca un’esperienza analcolica, e l’Alta Langa DOCG Rosé Collezione Luigi Bosca, un rosato elegante e profondo, frutto di lunghe maturazioni sui lieviti.

Dalla Sicilia, la storica Florio ha portato in degustazione il suo Marsala Riserva 2011 della linea Classic: affinato nella Cantina Garibaldi, a 119 metri dal mare, regala note salmastre, ginestra e una bella nota maltata sul finale. Un Marsala che sa di storia e di mare.

Moldavia: la sorpresa che non ti aspetti

Purcari Chateau ha incantato con la sua linea Nocturne, realizzata con uve raccolte di notte. Il bianco Viorica de Purcari è un bouquet aromatico con fiori di acacia e basilico, mentre il Rara Neagra è un rosso elegante con note di frutti neri, caffè e rovere. Il Cuvée de Purcari Rosé Brut, invece, brilla di rosa e profuma di fragole e pompelmo: pura eleganza d’Oltrecortina.

Bollicine analcoliche: da aver per un pubblico astemio

La zona Enoteca 0 alcol ha proposto un assaggio vivace e sorprendente: Frizero Bianco e Rosé, freschi e fruttati; Franc Lizêr, con Spumante Rosé e Blanc de Blancs giocati su mela e fiori bianchi; Anna Spinato Zero, aromatico e tropicale; e il sorprendente Princess Aurea Fenice Dry, con sambuco e salvia. Tutti vini perfetti per chi desidera brindare in modo diverso, con gusto e personalità.

Dai rossi intensi della Valpolicella ai bianchi salmastri della Sicilia, dai bollicine analcoliche al debutto della DOC Costa degli Dei, ogni calice ha raccontato una storia. E ogni storia, come sempre, inizia da un sorso, seguici su Instagram.

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Mi chiamo Ioni e mi occupo di raccontare viaggi e cultura rumena. Su Appunti di Zelda mi dedico alla realizzazione di video e, nella vita reale, sono il compagno di Zelda. Dal 2023 collaboro con lei al suo progetto.

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