Ben ritrovati lettori, come state? Oggi vi parlerò de La cuoca di D’Annunzio: I biglietti del Vate a “Suor Intingola”. Cibi, menù, desideri e inappetenze di Maddalena Santeroni e Donatella Miliani, edito da Utet. Questo è un volume particolare, una parte inedita di D’Annunzio al suo essere una buona forchetta.
La cuoca di d’Annunzio – I biglietti del Vate a “Suor Intingola”. Cibi, menù, desideri e inappetenze al Vittoriale
- Titolo: La cuoca di D’Annunzio
- Autore: di Maddalena Santeroni e Donatella Miliani
- Casa editrice: Utet
- Data di uscita: 2015
- Prezzo: 14.00
- Pagine: 160
- Link di Acquisto: Qui
Per quasi vent’anni Gabriele d’Annunzio comunicò con la sua cuoca per mezzo di una miriade di piccoli biglietti, inviati a ogni ora del giorno e della notte.
Messaggi maliziosi, coloriti e affettuosi, indirizzati da d’Annunzio (o meglio dal “Padre Priore”, come spesso il poeta, nell’insolita corrispondenza, amava firmarsi) alla fedelissima Albina Lucarelli Becevello, alias “Suor Intingola”: l’unica donna con cui d’Annunzio visse in assoluta sintonia – e castità – dagli anni veneziani al buen retiro finale nello splendido Vittoriale di Gardone Riviera.
Sono decine e decine i biglietti per Albina a cui il Vate ha affidato, in ogni momento della giornata, le sue imprevedibili richieste culinarie: costolette di vitello e frittata, cannelloni e patatine fritte, pernice fredda, biscotti e cioccolata, ma soprattutto uova sode, sicuramente l’alimento preferito da d’Annunzio, che ne andava così ghiotto da paragonarne gli effetti a quelli di una “estasi divina”.
Salutista attentissimo alla forma fisica, oltre che raffinato gourmet – molto interessato alla genuinità e alla freschezza delle materie prime, ma anche a valorizzare, con intuizione estremamente moderna, i prodotti locali –, d’Annunzio alternava infatti giorni di digiuno quasi completo a scorpacciate disordinate e compulsive, spesso provocate dall’arrivo di qualche amante.
Erano quelli i momenti in cui il poeta si sbizzarriva maggiormente in dettagliate disposizioni culinarie, con modi ora scherzosi e poetici ora più perentori, indirizzate alla fidata “Suor Intingola”, sempre pronta a preparare sul momento elaborati menù in cui eros e cibo si combinavano in un sodalizio perfetto:
ricette sorprendenti, accostamenti sontuosi e ricercati, inventivi abbinamenti anche cromatici.
A casa d’Annunzio perfino il cibo infatti «diventava fonte di piacere, di coinvolgimento emotivo, di seduzione, di bellezza», come scrive Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, nelle prime pagine di questo libro “saporito”, ricco e composito quanto una tavola imbandita, che, con vero spirito dannunziano, può essere letto anche come un originalissimo manuale di seduzione culinaria.
Cosa ne penso su La Cuoca di D’Annunzio
Un libro alla scoperta di un D’Annunzio che fa del cibo un piacere, motivo di seduzione e di bellezza. E’ un piccolo libro dove il cibo viene elogiato anche nei piccoli dettagli e di come la cuoca Albina alias Suor Intingola abbia sempre soddisfatto le richieste del Vate, sempre fede e impeccabile nelle sue doti culinarie.
Una lettera ad Albina:
Mia cara cara Albina,
stamattina – verso un’ora dopo mezzogiorno – io farò colazione nella Zambra della Zambracca, con la contessa mia amica. La mia mica dirigerà la colazione. Perciò ascolta le sue fantasie. Io mi accontento pur sempre di due o tre uova. Grazie. Ti abbraccio. Gabriele – 11 novembre 1936
E’ un saggio di approfondimento sull’autore che si può sfogliare come si desidera. Le autrici ad ogni capitolo riprendono alcune nozioni citate in precedenza con cura e con un linguaggio semplice e scorrevole.
Diverse sono le lettere e i messaggi nei capitoli di cui ho letto sui cade l’attenzione è quella del rapporto tra D’Annunzio e Albina, pur non essendo mai stata oggetto di profferte sessuali come viene indicato nel libro, il loro è un rapporto stretto, di fiducia e quasi materno e appare più devoto e intenso rispetto alle sua amanti o chiunque sia stato al suo fianco.
Albina per D’Annunzio diventa una figura materna non avuta in precedenza e quindi dalla donna riceve l’affetto, la condivisione, l’amore e la comprensione, per questo per tutto il tempo avrete modo di conoscere un D’Annunzio diverso da quello che vi aspettate generalmente.
“Forse Albina Becevello (1892-1940) ribattezzata Cuoca Pingue, o Suor Intingola, o Suor Indulgenza Plenaria, o Suor Ghiottizia, non comprese fino in fondo il valore, anche affettivo, di quei fogli in carta intestata con i quali il padrone di casa era prodigo di lodi per i suoi piatti, di laute mance e di confidenze osé sul via vai di amanti che transitavano dal Vittoriale. Parole con le quali non era mai stanco di trasformare, grazie al suo stile alato, la banalità del quotidiano in un evento estetico, rime con le quali non era mai pago di rendere grandioso anche il semplice atto di friggere due uova al tegamino”.
Tirando le somme La cuoca di D’Annunzio è saggio dedicato a chi vuole conoscere un D’Annunzio più intimo e insolito di cui spesso veniamo “istruiti” e per chi è interessato alle “leccornie” che il Vate desiderava e richiedeva all’adorata e fedele la cuoca Albina Lucarelli Becevello, alias “Suor Intingola”.
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39 commenti
un libro di cucina alternativo sai lo trovo interessante e non lo conoscevo affatto
un libro davvero interessante lo vorrei leggere
MI piace l’idea di realizzare un libro che ci parla di D’Annunzio attraverso il suo amore per la cucina!
Un libro davvero interessante mi piace l’idea di conoscere D’Annunzio attraverso il suo amore per la cucina!
Ciao gli uomini si prendono per la gola e questa cuoca sapeva il fatto suo, bel libro da leggere
Ma che testo particolare! Non ne avevo mai sentito parlare, grazie.
D’Annunzio non è il mio autore preferito ma questo libro sembra molto interessante
Un Libro davvero particolare. Sono proprio curiosa di leggerlo dopo la tua spiegazione. Aumenta la mia wishlist, ti ringrazio 👍
Questo libro è davvero particolare! Un sacco in linea con il tuo blog! Mi hai incuriosito tantissimo!✨
Mi sembra un libro davvero molto curioso
Un modo diverso per affrontare la cucina
Uno spaccato della vita di Dannunzio, uomo discutibile, di cui non conoscevo l’esistenza. Un libro che mi incuriosisce
mi piace sempre molto entrare nella vita di questi personaggi storici cosi particolari. Ricordo la sua casa super affascinante e mi ha fatto piacere scoprire questo libro.
Che libro interessante e particolare! D’Annunzio è uno dei miei poeti preferiti, anche se aveva una personalità e una mentalità che vanno contro tutti i miei ideali!
Un libro che non conoscevo ma lo trovo molto interessante e anche particolare
Ho sempre sentito D’Annunzio molto lontano da me per svariati motivi, questo libro lo rende più concreto e me lo avvicina molto, soprattutto per il suo rapporto con una donna non finalizzato al rapporto sessuale. Interessante
Un libro particolare che ci presenta uno dei pilastri della letteratura italiana da un profilo diverso. Mi hai incuriosito molto, lo leggerò.
Ho una vera e propria passione per Gabriele D’Annunzio e devo ammettere e dunque collezione e leggo tutto di lui, sono stata al Vittoriale molte volte. Sicuramente non mi perderò questo libro!
Un libro particolare che ci parla di D’Annunzio attraverso il suo amore per la cucina. Da leggere
Un libro per leggere di un D’Annunzio inedito! Come sempre il cibo e le abitudini alimentari sono dei mezzi migliori per conoscere meglio qualcuno e questo vale anche per il caro D’Annunzio.
Non conoscevo questo libro ma non sono nemmeno una fan di D’Annunzio
Dato che anche io so essere una buona forchetta, non posso non approfondire i dettagli di questo libro!
Come sempre un’ottima recensione!
Mi piace leggere i tuoi articoli dove si alterna storia e cucina. Dovrei dare un’approfondita lettura al libro, sembra così interessante. – Amalia
Non conoscevo questo lato della vita di D’Annunzio. Il libro poi sembra molto interessante, pieno di dettagli e di amore per la buona cucina!
Ma che rapporto simpatico e curioso aveva D’Annunzio con la sua cuoca. Mi hai incuriosito, sarebbe bello leggere il libro per capire un altro lato più nascosto di D’Annunzio!
Un libro particolare che ci mostra quello che fu uno spaccato della vita di colui che è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, giornalista, simbolo del decadentismo. In una parola:D’Annunzio
Un libro particolare che ci mostra quello che fu uno spaccato della vita di colui che è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, giornalista, simbolo del decadentismo. In una parola:D’Annunzio
Un libro sicuramente sorprendente e davvero emozionante poi avere la possibilità di leggere queste ricette mai prese nel tempo.
Quando non c’era What’sApp, c’erano le lettere. Mi sembra che questo libro sia imperdibile per gli appassionati di Dannunzio.
Leggendo qualche estratto, non si può non restare colpiti dal tono affettuoso e scherzoso con cui D’Annunzio si rivolge alla sua cuoca. È in effetti un aspetto del Vate che io personalmente non conoscevo. Penso che leggerei “La cuoca di D’Annunzio”
anche solo per conoscere meglio tale sua caratteristica inedita.
Maria Domenica
Complimenti per l’accurata recensione! Lo leggerò !
La figura di D’Annunzio mi ha sempre affascinato molto, mi incuriosisce scoprire aspetti diversi della sua vita come quelli descritti in questo libro… Da leggere assolutamente anche per trarre tante idee in cucina.
Un piacevole incontro tra arte della letteratura e cultura gastronomica, grazie per il consiglio!
Non lo conoscevo; d’altra parte grazie a te scopro sempre delle perle! Messo subito in wishlist, come sempre grazie: i tuoi suggerimenti sono sempre preziosi!
Genio, sregolatezza, vita personale e cibo: un ottimo mix per una lettura interessante.
Questo libro lo devo assolutamente avere, è il mio genere di lettura preferito un mix di biografia, di storia e di cucina e poi stiamo parlando di quel dongiovanni del Vate chissà quante avventure, amorose e non avrà avuto!
Davvero interessante questa proposta! Leggere un libro di cucina con lo spaccato delle vicende amorose di D’Annunzio deve essere davvero particolare
Sicuramente un libro molto interessante soprattutto perché all’interno è possibile trovare uno spaccato della vita del poeta tramite i bigliettini che inviava alla sua cuoca
Adoro i libri di cucina antichi, o semplicemente di ricette antiche. Ne possiedo già qualcuno, due che amo molto li ho acquistati in un book-shop di un museo e sono la riproduzione di due volumi antichissimi, uno addirittura del 1693.
Questo della cuoca di D’Annunzio deve assolutamente entrare nella mia collezione, grazie per avermelo fatto scoprire.