Castello d’Albertis – Il Museo delle Culture del Mondo

Ben ritornati nella rubrica Ti parlo di Genova. L’articolo di oggi è dedicato al Castello d’Albertis, un luogo che secondo me bisogna dedicargli una mezza giornata.

Il Castello è una bellissima fortezza che domina la collina di Montegalletto, all’interno del meraviglioso quartiere di Castelletto.

Castello d’Albertis

La vista regala il Mar Ligure, dove sorge una parte di Genova e il suo Porto Antico. Oggi la dimora del Capitano d’Albertis ospita il Museo delle Culture del Mondo e il Museo delle Musiche dei Popoli

Il percorso è la visita di questa fortezza dall’architettura neogotico, medievale e che spazia anche in un lato cinquecentesco e le sue splendide sale che costudiscono la collezione del capitano, costituite dal materiale etnografico e archeologico dei cinque continenti visitati duranti i suoi viaggi.

Castello d’Alberts in giro per il mondo

La dimora prende il nome del suo antico proprietario Enrico Alberto D’Albertis, grande esploratore e capitano di mare. Era uno stimato ammiratore di Cristoforo Colombo, come tale passò la sua vita a viaggiare in tutto il mondo.

La Sala Colombiana prende norme dalla scultura della loggia, ovvero il Colombo Giovinetto, posta nella terrazza coperta, che raffigura un giovane Cristoforo Colombo ottocentesco seduto su una bitta del porto.

Il legame legato al navigatore è citata sulla statua ed è tratta da un libro scritto dal capitano in cui narra la sua impresa dell’Atlantico del 1893 a bordo del suo “Corsaro”.

La sala contiene tantissime enciclopedie e libri dedicati alla marineria, esplorazione, letteratura, caccia, archeologia e scienze naturali, in particolari a fiori, piante ed erbe officinali. La perfetta giornata per la visita è nel pomeriggio per godervi la golden hour dalla Loggia Colombiana.

Al sole che tramontava sull’infinito mare chiedeva Colombo giovinetto ancora, a quali altre terre, a quali altri popoli andava a portare i suoi mattutini albori – citazione scritta sul Colombo Giovinetto

Proseguendo troviamo la Sala delle Meridiane, una delle tante in quanto era un’appassionato e abile costruttore di meridiane, di cui era il suo studio più grande con un bel camino e lo stemma della famiglia D’Albertis.

Il Salotto Turco, è stato allestito dal capitano, è un mix di esotico che rappresenta in modo romantico, orientale e un mondo nomade e la cultura mediorientale che affascinava l’occidente nell’800. Tra l’altro la stanza ospita una grandissima tenda, grandi lampade e lampadari in ottone rivestite da due porte che ricordano l’India e poi una serie di oggettistica come sedie imbottite, tavolini dipinti, sciabole fiammeggianti, tessuti variegati, vasi giapponesi, narghilè pipe e bruciaprofumi che fanno da padrona della stanza.

La cabina del capitano secondo me è una chicca per chi ama i pirati e non solo! La cabina era la stanza del capitano, costruita in quanto aveva nostalgia dei suoi viaggi, ma pur essendo a casa poteva viaggiare con la sua mente. Uscita da questa zona, si passa nell’ala della servitù del capitano. Spesso vengono ospitate delle mostre private e prima di terminare la vostra visita, soffermatevi nella mostra dedicati ai nativi americani della tribù Hopi, a seguire anche una lunga esposizione dedicata alla medicina etnica, da quella cinese a quella tibetana, indiana e infine anche quella araba.

Colazione a Melbourne e pranzo a Yokohama

Una mostra che  prende il suo avvio dai ricordi materiali di varia natura che sono tornati nel 1878 al Castello D’Albertis di Genova dal primo viaggio intorno al mondo del Capitano d’Albertis, dal Borneo al Perù, attraverso India, Australia e Nuova Zelanda, Cina e Giappone, Stati Uniti e Centroamerica.

Come arrivare al Castello D’Albertis

In auto bisogna uscire al casello di Genova Ovest, mentre se siete a piedi potete trovare l’ascensore Castello D’Albertis-Montegalletto, che si trova tra Piazza Acquaverde (Stazione Genova – Principe) e Via Balbi ( Università di Genova )

Corso Dogali, 18, 16136 Genova GE

Dal martedì al venerdì 10 – 17
sabato e domenica 10 -18

Biglietto singolo Castello D’Albertis 
Per intero 6 €
ridotto 4,50 € ragazzi da 5 a 12 anni, over 65 anni (cittadini UE), convenzionati, disabili
gratuito bambini da 0 a 4 anni, accompagnatori disabili.

Heinz Beck diceva che la cucina non è mangiare. È molto, molto di più. Cucina è poesia. Per me la cucina è ben oltre le apparenze, è un gesto d'amore e così nascono le mie ricette insieme a tutte le foto correlate. Sono Zelda e dal 2013 gestisco il blog chiamato Appunti di Zelda. Scrivo di ricette, libri e di viaggi con occhio principalmente legato ai piatti e tipici locali di ogni luogo che visito. Sono anche un'amante della birra e bevo troppi caffè e infusi, oltre a curiosare tra scatti e studiare diverse tipologie di cucine.

6 Comments

  • Cristina Petrini

    Amo tantissimo visitare castelli e musei seppur ormai da più di un anno sono stata costretta a non cibarmi piì di arte e bellezza ç_ç

    Detto questo, ti ringrazio per questo viaggio. Alla fine ho visitato molto i castelli di Lombardia, Piemonte ed Emlia-Romagna, ma mi manca conoscere ed esplorare quelli della Liguria e grazie a te ora so da dove iniziare!

  • Katrin Meraglia

    Un meraviglioso viaggio all’interno di un luogo bellissimo, di sicuro ho gia segnato tutte le note importanti sul mio taccuino, in modo da inserirlo tra le prime mete dei nostri prossimi viaggi, l’arte e la bellezza che traspare da questo posto è semplicemente magico.

  • sara bontempi

    Me lo segno subito, venendo in treno a Genova prenderò l’ascensore in Piazza Acquaverde (non ne sapevo niente!). Grazie per le informazioni, sono proprio i luoghi che piacciono a me!

  • Daiana Bianco

    Credo di avere uno Smartbox che, tra i vari partner, ha un hotel a Genova con incluso l’ingresso a questo castello.
    Ecco, vorrei proprio tornare a Genova, che anni fa mi era piaciuta tantissimo e a questo punto arrivare al castello dal centro con l’ascensore, figata!

  • Lucy

    È bellissimo viaggio virtuale in questa parte della Liguria che io ho visitato e che amo molto ha tanto da regalare

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