L’Anello del Monte della Croce è uno di quei percorsi capaci di unire natura, storia e bellezza in meno di due ore di cammino, con la meraviglia che cresce passo dopo passo. Basta trovarsi in Piazza della Libertà, al centro di Porretta Terme, e iniziare a camminare.

E’ un’escursione alla portata di tutti, anche di chi non sempre ama le camminate. Eppure, tra la salita alla croce, il borgo di Madognana e il rientro lungo un’antica mulattiera, sa regalare emozioni autentiche. È il tipo di camminata che lascia addosso un profumo di bosco e negli occhi una valle che sembra uscita da una cartolina.

Come raggiungere Porretta Terme prima di proseguire l’ Anello del Monte della Croce

Se non sei ancora a Porretta, sappi che arrivarci è già un viaggio nel viaggio. Noi siamo partiti da Verona e, con un comodo cambio a Bologna, abbiamo raggiunto Porretta Terme in treno. Basta salire sulla storica linea Porrettana per iniziare ad assaporare la magia di questo territorio. I finestrini diventano cornici mobili: si attraversano colline, boschi, piccoli borghi. È un modo lento e bellissimo per entrare nel cuore dell’Appennino.

La Ferrovia Porrettana, conosciuta anche come ferrata transappenninica, venne inaugurata il 3 novembre 1864 da Vittorio Emanuele II per collegare la Toscana all’Emilia-Romagna. Un’opera visionaria per l’epoca: 99 chilometri di percorso, 47 gallerie e 35 ponti, progettati inizialmente da una compagnia inglese e poi diretti dal francese Jean Louis Protche, al quale Porretta ha dedicato una piazza e che ricevette la cittadinanza onoraria di Bologna.

Fino all’apertura della Direttissima Prato-Bologna nel 1934, la Porrettana fu la principale arteria ferroviaria tra Nord e Centro-Sud Italia, l’unica a scavalcare gli Appennini. Gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, venne ricostruita e riaperta nel 1949. Oggi collega le comunità montane e i borghi circostanti. Il treno arriva ogni ora, e la stazione si trova a pochi passi dal centro. Da lì, la camminata può iniziare quasi subito: bastano pochi minuti per lasciare l’asfalto e immergersi nel bosco.

Come seguire l’Anello del Monte della Croce e visitare il borgo di Madognana

L’escursione parte proprio dal centro dopo essere usciti dalla stazione del piccolo borgo. Si attraversa Piazza della Libertà e si segue il corso fino alle Terme Alte. Qui inizia il sentiero C.A.I. 101A, ben segnalato con le classiche strisce bianche e rosse. Poco dopo aver superato la zona della piscina comunale, si svolta su Via della Pineta. È qui che il rumore del piccolo borgo sfuma e si comincia a sentir solo il rumore dell’acqua e del bosco.

Il primo tratto è una comoda strada sterrata che sale tra gli alberi. Qualche tornante, aria fresca, il cinguettio degli uccelli e un piccolo bivio dove potete fermarvi per una piccola pausa. Si riparte e si continua a salire. Nulla di impegnativo: il sentiero è dolce, accessibile anche a chi è alle prime armi. Dopo circa 30 minuti si arriva al punto più alto dell’escursione: il Monte della Croce, 487 metri sul livello del mare. La croce in ferro si staglia netta contro il cielo, ma è la vista a mozzare il fiato.

Da quassù si vede tutta Porretta, incastonata tra i monti e accarezzata dal Reno. È uno di quei panorami che ti fanno sentire piccolo, ma anche parte di qualcosa di più grande. Fermati qui: bevi un sorso d’acqua, respira a fondo, scatta una foto ma poi metti via il telefono e goditi il momento.

Dal Monte della Croce si prende il sentiero C.A.I. 101A Variante, in direzione Madognana. Il bosco si apre poco a poco e lascia intravedere un piccolo gruppo di case in pietra.

Citato già nel 1205 in un antico atto conservato all’Archivio di Stato di Bologna, Madognana sorge proprio “sopra il monte dei bagni di Porretta”. Nella piazzetta del borgo troverai una cappella affrescata dal pittore ungherese Adam Kisléghi-Nagy, e angoli così ben curati da sembrare sospesi nel tempo.

Passeggia tra i suoi vicoli, fermati alla fontanella per riempire la tua borraccia, affacciati dal belvedere: la valle del Reno si stende davanti ai tuoi occhi in tutta la sua grazia.

Per tornare a Porretta Terme hai due possibilità. Se hai ancora voglia di natura e un po’ di avventura, scegli la “Via della Costa”, un’antica mulattiera (sentieri C.A.I. 103 e MG) che scende dolcemente verso la città. È un tracciato storico, usato per secoli da contadini, pastori e mercanti, e oggi ripercorrerlo ha quasi il sapore di un rito.

In alternativa, puoi optare per la strada asfaltata che collega Madognana a Porretta. È poco trafficata e regala scorci verdi tra boschi e prati. Una discesa tranquilla, perfetta per concludere l’escursione con lentezza.

E se hai ancora un po’ di tempo, visita il Santuario della Madonna del Ponte, patrona del basket, o il Museo del Soul, omaggio al celebre Porretta Soul Festival, che ogni anno trasforma la cittadina in una piccola Memphis italiana, seguici su Instagram.