5 quadri dove la luna ispirò l’arte
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Era una notte tra il 20 e il 21 luglio 1969, quando sulla Luna arrivò, per la prima volta, l’Uomo. Dall’Apollo 11, Neil Armstrong fu il primo a mettere piede sulla Luna, seguito da Buzz Aldrin.
Nella Storia dell’Arte, la Luna è sempre stata celebrata dagli artisti: tra sogno e mistero, tra allegoria e simbologia.
5 quadri dove la luna è protagonista
Pescatori in mare, William Turner -1796
Una piccola imbarcazione di pescatori è in balia delle onde e in pericolo. Infatti all’orizzonte si scorgono le sagome dei pericolosi scogli a punta detti “gli aghi”, al largo dell’Isola di Wight. Nel buio della notte marina la luna illumina con la sua forza la scena ma invece di aiutare i marinai in balia delle onde sembra mettere in luce la loro debolezza.

Marine, navigation au clair de lune, Claude Monet -1864
Le tonalità scure, predominanti e uniformi, sono intervallate da sprazzi chiari che si richiamano dando vita ad un pittoresco gioco di corrispondenze: il chiaro di luna e la luce del faro illuminano i contorni delle nubi e producono vivaci scintillii sulla frastagliata superficie marina.
La sagoma dei vascelli, a tratti ben definita e a tratti appena abbozzata, si staglia sul fondo tenebroso, frutto della fusione tra mare e cielo.
Monte amava i paesaggi lunari, di cui apprezzava soprattutto la luminosità che rendeva la rappresentazione pittorica impegnativa.

Notte stellata, Vincent Van Gogh -1889
Quando Van Gogh realizza Notte Stellata si trovava già da qualche settimana ricoverato nell’Istituto psichiatrico di Saint-Rémy.
La luna,riposa silenziosa in un angolo dell’opera, lasciando risplendere nel vortice notturno le stelle, tra cui spicca, brillante, il pianeta Venere.
Nella notte stellata Van Gogh rappresenta la sua vita tormentata come i colori che ne riflettono lo stesso quadro.

Figure di notte, Joan Miró – 1940
Il dipinto è dominato dal blu intenso del cielo, dove emerge la grande Luna bianca in alto al centro; delle figure menzionate nel titolo, inventate dall’artista, si vedono, invece, i grandi occhi spalancati.
Come in altri dipinti si intravede un usignolo, riconoscibile dal becco a mezzaluna aperto e dalle lunghe ali. La notte è rappresentata dal blu delle stelle e dai toni del rosso e del nero.

I Misteri dell’Orizzonte, René Magritte – 1955
Al riferimento lo stesso Magritte espresse il parare sul dipinto:
“Ogni uomo ha la sua luna. Quando pensa, pensa alla sua luna. Ognuno ha la sua luna, eppure c’è una luna sola. Questo è un problema filosofico: come dividere l’unità. Il mondo è un’unità, eppure, quest’unità può essere divisa. Questo è un paradosso prodigioso. Perciò lo chiamo il capolavoro. È un paradosso e dobbiamo accettarlo. C’è una luna sola, ma ogni uomo ha la sua idea della sua luna, che è la stessa luna. […] Il pensiero ha un orizzonte, ed è un mistero che il pensiero abbia quest’orizzonte: e non spazio, non spazio infinito“.

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